venerdì 30 dicembre 2011

La cioccolata.

A quest'ora sembra più opportuno parlare di qualcosa di dolce piuttosto che di salato. O meglio di amaro. 
La cioccolata, si sa, è stata portata in Italia dagli Spagnoli intorno al 1500, che l'avevano conosciuta ed apprezzata nella terra degli Aztechi, i quali tritavano grossolanamente i semi di cacao e aggiungevano acqua, farina di mais, chili, cannella e semi di anice, ma il risultato era un composto amaro. Gli Spagnoli effettuarono la prima innovazione introducendo lo zucchero di canna, quindi diffusero la ricetta in tutta Europa.
Successivamente sono state aggiunte, oltre alle usuali spezie, in special modo cannella e vaniglia, anche delle essenze 'segrete'.
Recentemente ho assaggiato una cioccolata, rigorosamente senza latte, e prodotta utilizzando diverse varietà di cacao del Venezuela. Il sapore è amaro, e tempo fa non mi sarebbe piaciuto, ma adesso ne apprezzo la finezza del gusto e del profumo. 
L'amaro iniziale viene gradualmente ricoperto dalle diverse spezie presenti in una combinazione forte e piacevole, la bocca cattura le sensazioni di gusto e contemporaneamente il naso ne apprezza il profumo. 


Una delizia.


P.S.: mi auguro che vi sia venuta la voglia di assaggiarla!

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