martedì 15 maggio 2012

papà

Questo e' un post che non vorremmo mai scrivere, ma poi ci tocca inevitabilmente di farlo, perche' a tutti capitera' di perdere il proprio papa', a meno che non sia lui a perdere noi, il che è molto più sconvolgente, in quanto un genitore non vorrebbe mai accompagnare un proprio figlio a miglior vita.
Per prima cosa prevale il dolore causato dalla perdita, la consapevolezza della ineluttabilita' della sofferenza umana per questa mancanza, la voglia di ricordare, il desiderio di fissare i momenti migliori passati insieme, e quelli che si sarebbe voluto passare insieme. Tutto questo susseguirsi di sensazioni ed emozioni ci travolge, ci sovrasta facendoci sembrare estremamente deboli ed insicuri, impotenti e non piu' capaci di prendere qualsiasi decisione o di elaborare qualsiasi pensiero, che non sia identificabile con una sensazione di vuoto e di vacuita'. Ma poi inevitabilmente, ed anche fortunatamente, si riesce ad andare avanti giorno dopo giorno, così che la precedente sensazione di vuoto si riempie di nuova forza, ed il vuoto sembra meno tale, non perché abbiamo dimenticato, ma perché sappiamo che, nonostante tutto, se lo vogliamo, resterà ancora e sempre con noi. Per sempre, papà.

sabato 14 gennaio 2012

Adotta una parola

Oggi desidero parlare di come la nostra lingua viene utilizzata in modo non appropriato, un tema non molto considerato in questo momento storico, in cui la nostra lingua ha subito e subisce continuamente influenze e modificazioni estremamente rapide e immediate, a differenza di qualche tempo fa in cui era piuttosto statica; e tali influenze a volte vengono confuse e giustificano usi impropri della lingua stessa. Difatti, di rado negli anni passati si assisteva alla introduzione di così tanti nuovi vocaboli nella nostra lingua così come avviene oggi, ed anche a nuovi modi di esprimersi, che rendono quindi difficile capire se ci si sta esprimendo in maniera corretta oppure no.
A tale proposito voglio segnalare una iniziativa molto interessante, cui anch'io ho partecipato, che si chiama "Adotta una parola" (http://adottaunaparola.ladante.it), che ci invita ad adottare una parola promuovendo azioni   per un corretto uso dei vocaboli.
Io ho adottato la parola Indelicatezza e Indelicato, che sono strettamente correlate.
Indelicatezza è un atto o una azione indelicata, oppure una caratteristica di indelicato, mentre indelicato significa  privo di discrezione, di tatto, di sensibilità.

Provate anche voi questa nuova iniziativa, e diffondetela più possibile.

Alla prossima.

giovedì 5 gennaio 2012

Vino e formaggio: abbinamenti(2)


Nella prima puntata ho parlato di un formaggio giovane ed a pasta molle, mentre oggi si parlerà di un formaggio a pasta dura: si tratta del pecorino romano.
Era apprezzato già dai Romani (e questo si intuiva) e veniva utilizzato come alimento nei viaggi delle loro legioni perché pratico da conservare. Ha un sapore aromatico e lievemente piccante, se da tavola, cioè con meno di cinque mesi di stagionatura; intenso e gradevole se tale periodo è maggiore.
Il vino consigliato è un primitivo di Manduria, dal colore rosso tendente al violaceo e all'arancione con l'invecchiamento (o affinamento). Sapore gradevole, tendente al velluto se molto affinato.
Mi riservo di riportare la mia impressione quando lo proverò, sperando di farlo al più presto.
Vi farò sapere come è andata.